martedì 28 aprile 2020

Step #06

Comunicare nella letteratura narrativa

Un'opera della letteratura narrativa in cui la comunicazione ricopre un ruolo centrale è sicuramente "1984" di George Orwell. Nel libro, Orwell propone una visione distopica del futuro, in cui la Terra è divisa in tre grandi potenze, Eurasia, Estasia e Oceania, impegnate in una guerra perenne; l'autore si concentra in particolare sull'Oceania, di cui fa parte anche l'Inghilterra, descrivendola come governata da un partito unico ("IngSoc") che limita pesantemente le libertà di azione e di espressione individuale.


La copertina dell'opera "1984"


Molte sono le forme ed i mezzi di comunicazione presenti: vi è innanzitutto la martellante propaganda da parte del partito, che prende la forma di manifesti affissi ovunque con riportati slogan quali «la guerra è pace», «la libertà è schiavitù» e «l'ignoranza è forza». Ad avere un ruolo ancora più centrale nell'opera è tuttavia un altro strumento: un dispositivo, definito teleschermo, il quale svolge la doppia funzione di diffondere in ogni casa propaganda 24 ore al giorno (non può infatti essere spento in alcun modo) e di spiare gli occupanti di ogni edificio, in modo da controllare che essi non compiano azioni contrarie al partito.
I teleschermi non sono però l'unico strumento a disposizione del partito: un'altra "arma", ancora più efficace, consiste nel cosiddetto Newspeak, la lingua ufficiale dell'Eurasia, il cui lessico è stato appositamente studiato e ridotto al punto da rendere impossibile (a causa della mancanza dei termini necessari) esprimere concetti contrari a quanto il Partito ritiene essere l'ortodossia.

La comunicazione, o meglio il controllo di ciò che viene comunicato, ha quindi un ruolo centrale nell'opera.

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