giovedì 28 maggio 2020

Step #14

Comunicare nell'Ottocento

Una delle grandi rivoluzioni nell'ambito della comunicazione avvenute nel 18° secolo è l'invenzione del telefono; Sono diversi gli inventori che hanno lavorato su tecniche per trasmettere la voce a distanza per via elettrica: sebbene il primo a brevettare il telefono fu Alexander Graham Bell, nel marzo 1876, i primi prototipi di telefono furono costruiti dagli italiani Innocenzo Manzetti e Antonio Meucci.

Dal punto di vista tecnologico, il telefono ha subito diverse modifiche nel corso della storia, pur basandosi sempre sullo stesso principio base, cioè la conversione del suono in un segnale elettrico che viene poi trasmesso lungo un cavo e riconvertito in suono dall'altro lato.
Sono diversi i tipi di trasduttori utilizzati per convertire il suono in segnale elettrico e viceversa: alcuni dei primi telefoni utilizzavano microfoni ad acqua, altri ancora erano costituiti da un diaframma che, mosso dalle onde sonore, faceva oscillare un magnete permanente all'interno di una bobina di materiale conduttore (o viceversa), inducendo in tale conduttore una corrente elettrica. Il tipo che però consentiva la migliore qualità del segnale era il microfono a carbone, costituito da una serie di granuli di carbone posti fra due piastre metalliche; le onde sonore, muovendo la piastra più esterna (la più sottile), variavano la pressione sui granuli, variando la resistenza elettrica del sistema.
I microfoni del primo tipo, detti "dinamici", non necessitavano di un'alimentazione esterna (batteria o altro), rendendoli particolarmente adatti all'uso in zone rurali e/o isolate. I primi telefoni, inoltre, utilizzavano lo stesso trasduttore sia per la conversione "suono-segnale elettrico" che per quella opposta, obbligando i due interlocutori a parlare uno per volta (comunicazione half duplex); Successivamente furono introdotti dispositivi con due trasduttori separati, consentendo la comunicazione bidirezionale simultanea (o full duplex)

Altre innovazioni furono l'introduzione di circuiti a due cavi (i cosiddetti doppini), migliorando la qualità audio, e l'introduzione di dispositivi come la suoneria ed i centralini automatici.

Oggi il telefono è molto diverso da com'era nell'Ottocento, in seguito all'invenzione dei telefoni cellulari e della trasmissione della voce per via digitale, ma il concetto di base rimane sempre lo stesso: permettere comunicazioni vocali rapide anche a lunga distanza.

Step #13

Comunicare nel Settecento

Un'evento nella storia della tecnologia del 1700 che ha modificato il modo di comunicare dell'uomo è l'invenzione da parte di Claude Chappe del cosiddetto telegrafo ottico.
Tale apparecchio sfruttava il telescopio, inventato all'inizio del 1600, per trasmettere informazioni in modo rapido fra torri disposte fino a 30km circa di distanza; Ciascuna di tali torri, disposte in modo  che non vi fosse nessun ostacolo sulla linea di vista, era dotata di una serie di segnali che potevano essere esposti dall'operatore della torre ed un telescopio che consentiva di osservare i segnali esposti da una o più torri nelle vicinanze.
I segnali erano principalmente di due tipologie:
  • Tipo "a semaforo", dotati di una serie di bracci orientabili la cui forma poteva essere modificata per trasmettere diversi simboli (lettere, numeri, o altro a seconda dell'applicazione)
  • Tipo "a otturatore", dotato di una serie di dispositivi che potevano essere disposti in modo da consentire o bloccare il passaggio della luce proveniente dal sole
Replica di una delle torri di Chappe (Nalbach, Germania)




Informazioni tratte da:
  1. http://www.historyworld.net/wrldhis/PlainTextHistories.asp?ParagraphID=flt 
  2. https://en.wikipedia.org/wiki/Optical_telegraph 
  3. Immagine: Lokilech at German Wikipedia / CC BY-SA (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/) (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:OptischerTelegraf.jpg)

mercoledì 27 maggio 2020

Step #12

Comunicare nel medioevo

Il Medioevo è un periodo storico in cui si sono verificati molti cambiamenti, sia per quanto riguarda la società che per quanto riguarda la tecnologia.
Per quanto riguarda la comunicazione, un importante cambiamento riguarda innanzitutto lo sviluppo delle cosiddette lingue volgari ("lingue parlate dal popolo"), che hanno progressivamente sostituito il latino (almeno per quanto riguarda gli strati inferiori della popolazione) dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.).
Dal punto di vista tecnologico, una delle forme più importanti di comunicazione (oltre ovviamente a quella orale) è la scrittura; Per buona parte del Medioevo in Europa i libri venivano realizzati con fogli di pergamena, i quali venivano poi scritti da monaci amanuensi, i quali facevano parte del ristretto gruppo di individui che erano in grado di leggere e scrivere.
Lo strumento più utilizzato per scrivere era la penna d'oca, la quale veniva trattata prima esponendola all'azione di un acido (ad esempio l'acido acetico CH3COOH) e poi riscaldandola con una fiamma, per renderla elastica, e infine lavorata con una lama in modo da dargli la forma corretta.
Per quanto riguarda gli inchiostri, fra i tipi più utilizzati vi erano quelli a base di corteccia di campeggio (colore rosso), di carbone vegetale o di nerofumo (sostanza derivata dalla combustione delle candele), i quali venivano mischiati con gomma arabica, aceto o altre sostanze per ottenere l'inchiostro finale.

Verso la fine del periodo medievale, nel 1455 (per quanto riguarda l'Europa; in Asia il processo veniva già utilizzato a partire dal 1041), vi fu un'altra importante rivoluzione tecnologica: l'invenzione della stampa a caratteri mobili. Il processo prevedeva l'utilizzo di una serie di blocchetti, realizzati in una lega piombo-antimonio-stagno, su cui era incisa una lettera o un simbolo; Tali blocchi (detti appunto caratteri mobili), venivano disposti in modo da comporre la pagina da stampare, inseriti in un telaio, intinti di inchiostro e quindi premuti contro la carta con un apparecchio simile alla pressa a vite utilizzata per produrre il vino.
Tale procedimento costituiva una vera e propria rivoluzione, in quanto permetteva di stampare un gran numero di libri in un tempo considerevolmente ridotto e con un costo decisamente inferiore, consentendone quindi una diffusione su una scala molto più ampia.

 
Informazioni tratte da:
  1. http://www.amanuense.it/
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Stampa_a_caratteri_mobili

Step #11

Comunicare nella pandemia

La recende pandemia di COVID-19 (vedi https://it.wikipedia.org/wiki/Pandemia_di_COVID-19_del_2020_in_Italia per maggiori dettagli) ha sicuramente avuto un impatto sulle modalità e sugli strumenti di comunicazione da noi usati: nonostante molti utilizzassero già dispositivi come computer e/o smartphone per comunicare, l'utilizzo dei vari software di messaggistica ha sicuramente visto un notevole aumento in seguito alla messa in atto della quarantena.
Software e piattaforme come Skype, Google Meet, Zoom ecc sono stati utilizzati per diversi scopi: da un lato hanno permesso il proseguimento delle attività didattiche in scuole ed università e, dove possibile, anche le attività lavorative, dall'altro hanno permesso a ciascuno di rimanere in contatto con amici e familiari.

Un altro aspetto della comunicazione nella pandemia (in particolare nella cosiddetta "fase 2") riguarda inoltre i vari cartelli ed altre forme di segnaletica che sono comparse nei luoghi pubblici e nelle attività commerciali, con lo scopo di ricordare ai cittadini le misure precauzionali da mantenere per il contenimento dell'emergenza
Esempio di cartello esposto fuori dalle attività commerciali

Step #25

Sintesi finale Il verbo comunicare , il cui significato è "mettere in comune, far conoscere, far sapere", è un termine di origi...