mercoledì 27 maggio 2020

Step #12

Comunicare nel medioevo

Il Medioevo è un periodo storico in cui si sono verificati molti cambiamenti, sia per quanto riguarda la società che per quanto riguarda la tecnologia.
Per quanto riguarda la comunicazione, un importante cambiamento riguarda innanzitutto lo sviluppo delle cosiddette lingue volgari ("lingue parlate dal popolo"), che hanno progressivamente sostituito il latino (almeno per quanto riguarda gli strati inferiori della popolazione) dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente (476 d.C.).
Dal punto di vista tecnologico, una delle forme più importanti di comunicazione (oltre ovviamente a quella orale) è la scrittura; Per buona parte del Medioevo in Europa i libri venivano realizzati con fogli di pergamena, i quali venivano poi scritti da monaci amanuensi, i quali facevano parte del ristretto gruppo di individui che erano in grado di leggere e scrivere.
Lo strumento più utilizzato per scrivere era la penna d'oca, la quale veniva trattata prima esponendola all'azione di un acido (ad esempio l'acido acetico CH3COOH) e poi riscaldandola con una fiamma, per renderla elastica, e infine lavorata con una lama in modo da dargli la forma corretta.
Per quanto riguarda gli inchiostri, fra i tipi più utilizzati vi erano quelli a base di corteccia di campeggio (colore rosso), di carbone vegetale o di nerofumo (sostanza derivata dalla combustione delle candele), i quali venivano mischiati con gomma arabica, aceto o altre sostanze per ottenere l'inchiostro finale.

Verso la fine del periodo medievale, nel 1455 (per quanto riguarda l'Europa; in Asia il processo veniva già utilizzato a partire dal 1041), vi fu un'altra importante rivoluzione tecnologica: l'invenzione della stampa a caratteri mobili. Il processo prevedeva l'utilizzo di una serie di blocchetti, realizzati in una lega piombo-antimonio-stagno, su cui era incisa una lettera o un simbolo; Tali blocchi (detti appunto caratteri mobili), venivano disposti in modo da comporre la pagina da stampare, inseriti in un telaio, intinti di inchiostro e quindi premuti contro la carta con un apparecchio simile alla pressa a vite utilizzata per produrre il vino.
Tale procedimento costituiva una vera e propria rivoluzione, in quanto permetteva di stampare un gran numero di libri in un tempo considerevolmente ridotto e con un costo decisamente inferiore, consentendone quindi una diffusione su una scala molto più ampia.

 
Informazioni tratte da:
  1. http://www.amanuense.it/
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Stampa_a_caratteri_mobili

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